Come tutto il resto del territorio Oriolo risente delle antiche vestigia etrusco-romane, quando assunse a ruolo di strategico crocevia della via Clodia. Nel Medioevo fu annesso ai feudi degli Orsini come altri paesi del sud dell’Etruria, ceduti poi ai Santacroce, promotori di una pianificazione urbana ad opera del Vignola che divise razionalmente il borgo in spazi ben identificabili. A quell’epoca si fanno risalire anche le mura del Castello e la Chiesa di San Giorgio.
Ripopolato anch’esso da contadini e boscaioli provenienti dalla Toscana e dall’Umbria, l’antico feudo venne poi ceduto nel 1671 alla ricca famiglia Altieri fino al 1927 per poi passare oggi all’Università Agraria.
L’antico Palazzo dei Santacroce, oggi noto come Palazzo Altieri, fu pianificato anch’esso dal Vignola tra il 1578 e il 1585, affrescato e decorato dalla Scuola di Taddeo Zuccari con immagini dell’Antico Testamento, di Roma e dei Papi, ispirando poi l’interno del San Paolo fuori le Mura di Roma. E proprio fuori le mura, tra il Comune di Oriolo e quello di Bassano Romano si estende l’area protetta della faggeta, sostenuta dalla presenza di quelle sorgenti che alimentarono l’acquedotto Traiano-Paolo, oggi sito UNESCO Patrimonio dell’umanità.