La presenza delle Muse nell’Etruria viene magicamente confermata in due precise circostanze: l’antica costruzione del Teatro di Ferento ad esse dedicato e in cui vi erano collocate sotto forma di statue, e nel famoso vaso François scoperto negli scavi del 1844 nella necropoli etrusca di Fonte Rotella a Chiusi ed ora esposto al Museo Archeologico nazionale di Firenze.
Questa rappresentazione delle divinità protettrici delle arti e di tutti i campi della sapienza umana è con ogni probabilità la più antica che si conosca. Una leggenda racconta che sconfinando dalla loro sede abituale, il Parnaso, si siano intrattenute per un certo periodo nel territorio della Tuscia.
Storia o leggenda, il mito delle Muse protettrici delle arti continua a sussistere in tutto il territorio nell’entusiasmo di chi vuole promuovere eventi culturali che anche attraverso il Festival che alle Muse è dedicato.