TUSCIArte è un portale culturale per promuovere il territorio della Tuscia. Questo territorio è stata la terra degli Etruschi (Tusci), quell’Etruria a cui anticamente apparteneva anche la Toscana, e che oggi è limitata sostanzialmente alla provincia di Viterbo.
Tusciarte, sostenuto dal Tuscia Muse Festival, ha come fine quello di promuovere progetti creativi in cui sia possibile costruire percorsi culturali strutturati e innovativi in sintonia col territorio che attraverso un filo conduttore sappiano contrastare l’omologazione dei valori è l’uniformità dei modelli di vita.
Ci si riferisce in particolare alle community art, progetti artistici accomunati dalla partecipazione congiunta di artisti e professionisti del mondo dell’arte accanto a principianti o soggetti che si approcciano per le prime volte alla pratica artistica.
Con questo si vuole portare avanti diverse sfere di influenza quali:
- lo sviluppo personale del soggetto partecipante
- la coesione sociale
- il potenziamento della comunità e l’autodeterminazione della stessa
- l’immagine e l’identità del territorio
- l’immagine e la creatività degli individui
- la salute e il benessere
Il progetto
Quando Winnicott, rappresentante della cultura moderna parla della necessità che deve avere l’individuo di “fare uso dell’esperienza culturale in ogni suo senso” al fine di mettere insieme una rete di conoscenze volte allo sviluppo della creatività, sembra fare eco in un certo senso all’idea di Dewey secondo la quale l’educazione, come processo vitale, deve porre al centro dell’attenzione l’idea di creatività e progressione.
FESTIVAL DEI LINGUAGGI POETICI
“Noi che viviamo ora, cerchiamo ancora di mantenere viva un’identità culturale attraverso certe nostre antiche tradizioni, ma stiamo anche cercando di capire di cosa siamo figli“.
Da un’indagine svolta nei Comuni del viterbese si rende evidente che il territorio della Tuscia abbia un grande impatto turistico in quanto già patrimonio culturale considerato come risorsa ereditata dal passato. In virtù di questo remoto passato, il Progetto TUSCIArte vuole creare risposte nuove per le nuove generazioni e i territori orientate al lungo periodo e al patto tra generazioni come conservazione e valorizzazione nell’elaborazione delle esperienze. Specie in un momento di incertezze in cui il presente ci obbliga a riflessioni profonde, si vuole indagare la Creatività Contemporanea di un Territorio lasciando libera voce a tutti coloro che vogliano partecipare al coro.
Il Festival promuove argomenti ed eventi in grado di catalizzare la popolazione locale e nazionale, nonché i turisti e operatori culturali esteri in un’unica rete di interessi che a partire dalla valorizzazione degli aspetti dell’area territoriale ospitante incoraggi a elaborare programmi e progetti con effetti durevoli e di sviluppo a lungo termine aventi in sé elementi di sostenibilità economica e organizzativa.
Il Progetto in questione si muove a partire dalla naturale propensione delle genti del territorio verso le forme artistico-espressivo come la musica e la pittura, accompagnate dalla valorizzazione dei prodotti locali provenienti dalla filiera corta o a chilometro utile, come espedienti per sviluppare relazioni dinamiche e virtuose per un territorio che si fa palcoscenico delle migliori peculiarità della sua comunità.
Per raggiungere il nostro obiettivo non faremo riferimento a ospiti famosi o a tutto ciò che è già noto ma, sostenuti da artisti e professionisti delle varie aree tematiche, estrarre l’humus del territorio dando luogo alle forme dell’arte anche del quotidiano inteso come produzione di beni a tutti i livelli e incontro di sostanza tra generazioni che possa incoraggiare forme di democrazia partecipativa e sostenere tutti coloro, più o meno giovani, che restano ancora incerti o in disparte.
Per la realizzazione di tali intenti il Progetto si avvale come sostegno culturale e pedagogico delle argomentazioni del libro di Raffaele Santilli “Cera una volta un ribelle“ (1), la linea guida del quale è tesa a comunicare in forma compiuta, intellegibile e culturalmente valida l’intreccio delle tematiche e la grande varietà degli avvenimenti socio-culturali, musicali e di costume riguardanti la ricerca delle avanguardie artistiche nel periodo storico che va dal dopoguerra agli anni Ottanta, specie in America, Inghilterra e Italia, ritenuti anni di grandi trasformazioni in quanto hanno determinato nuovi modelli di pensiero, di percezione e di sensibilità che ancora continuano ad influenzare i costumi sociali e il modo di intendere certe relazioni tra individui e la società.
STORIA DEL PROGETTO
Il Progetto “Festival dei Linguaggi poetici” (Borghi in Festival) nasce in forma didattico-pedagogica per promuovere le varie forme espressive come la musica, la poesia, la prosa, il teatro e le arti plastiche e l’artigianato come canali fondamentali per la diffusione delle idee e della cultura.
NATURA DEL PROGETTO
Il Progetto vuole creare un contenitore culturale in grado di attivare una serie di energie capaci di promuovere il territorio su scala nazionale, recuperando la naturale vocazione culturale e artistica, facendo vivere in modo inedito gli spazi espositivi e rafforzando la cooperazione fra operatori culturali e artisti in uno scenario in cui lo “spettacolo”, come un conduttore e feedback, diventi cultura.
Il Progetto vuole coniugare passato e presente attraverso la visibilità di opere e prodotti che raccontati dai loro stessi creatori come in una sorta di Talk Show possano rendere più consapevoli fruitori e operatori dei loro valori culturali.
FINALITA’ DEL PROGETTO
-Creare le condizioni per favorire relazioni significative che possano coniugare impresa e cultura anche attraverso la promozione e valorizzazione di progetti delle aziende partner con progetti a loro dedicati.
-Mettere in rete e promuovere il patrimonio storico, artistico, culturale e naturale già esistente come un vero e proprio museo diffuso sul territorio
-Dare vita a spazi urbani, enti culturali e associazioni del territorio nella creazione di spazi multifunzionali come punti d’incontro tra le varie attività artistiche e artigianali rilanciando la vocazione produttiva.
-Far emergere l’originalità culturale-artistica di un territorio nella contemporaneità e il valore dell’eredità culturale.
CONTENUTI GENERALI DEL PROGETTO (Passato e Presente)
Musica, Letteratura, Poesia, Poesia e lettura di versi con musica, Video- poesia, Pittura, Fumetto, Fotografia, Video, Cortometraggi, Teatro, Danza, Moda, Performance, Laboratori gastronomici, Esposizioni di editoria riguardante i temi in questione e quella per bambini, Laboratori creativi per bambini, Mostra di disegni infantili (concordato con scuole anche dell’Infanzia).
Particolare interesse per il premio di nicchia dedicato alla poesia sul vino, il buon bere (Premio Fabio Santilli, vedi Premio Rabelais) che interesserà anche le enoteche con degustazioni (La Strada del Vino), una delle quali farà da location per la premiazione.
CONTENUTI INTERNI AL PROGETTO
– Storia dello sviluppo dei costumi giovanili del dopoguerra americano ed europeo.
– Storia della letteratura fondamentale che ha influenzato questo sviluppo.
– Storia della musica che ha influenzato e accompagnato questo sviluppo.
– Storia dell’arte che ha influenzato questo sviluppo.
– Storia dell’influenza orientale sull’arte, sulle attitudini, sui comportamenti e sulla ricerca religiosa.
– Introduzione dell‘argomento base (il libro “C’era una volta un ribelle”) che, in luogo di trattare separatamente gli argomenti culturali, possa connetterli tra loro e integrarli, rientrando in un quadro di contemporaneità e darne una visione coerente e unitaria per rendere più edotte e culturalmente più informate le nuove generazioni e contemporaneamente compiacere e dare soddisfazione a chi ignora o già conosce gli argomenti, o un solo argomento, di quelli trattati.
– allargare gli orizzonti culturali con argomenti di sicura presa.
– il Progetto vuole anche essere un possibile trampolino di lancio per artisti.
(1) TEMA DELL’ARGOMENTO (del libro “C’era una volta un ribelle” e il video)
Influenzati dalla letteratura romantica e dalle indagini della psicanalisi sulla natura della coscienza, gli artisti del dopoguerra svilupparono una tendenza contro-culturale in cui la dimensione espressiva si palesava apertamente come ricerca di nuove possibilità, nuove idee, nuove forme di vita e nuovi modelli di pensiero.
Viene ricostruita così la sintesi di quella ribellione pacifica pilotata dalla poetica di Allen Ginsberg e Jack Kerouac che a partire dalla California degli anni Sessanta fiorì come nuova identità collettiva fondata sulla libertà, e che vedrà la sua massima manifestazione in quell’Avanguardia artistica che coinvolgerà i giovani nelle sue forme poetiche, pittoriche e soprattutto musicali.